RICONOSCIMENTO ABILITAZIONI ESTERE: RICORSO AL TAR PER OTTENERE L’ANNULLAMENTO DEL DINIEGO DEL MIUR E CONFERMA DEL VALORE ABILITANTE DEI TITOLI CONSEGUITI ALL’ESTERO - ADESIONI APERTE.
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E’ attuale e particolarmente delicata la questione inerente il riconoscimento dei titoli di abilitazione conseguiti all’estero ex. D. Lgs. n. 206/2007, in special modo in Romania e Bulgaria.
In tali casistiche, infatti, il MIUR, oltre ad aver tenuto una condotta particolarmente inerte e dilatoria, ha iniziato di recente a comunicare agli interessati il diniego del riconoscimento del titolo estero, così pregiudicando una legittima e consolidata aspettativa, visto che tali docenti, in virtù dell’istanza di riconoscimento già presentata, avevano potuto accedere alle prove del concorso straordinario FIT, indetto con DDG MIUR n. 85/2018, e in gran numero sono inseriti con riserva nelle graduatorie di merito già approvate.
Le motivazioni dei dinieghi che il MIUR sta notificando appaiono generiche ed infondate, visto che, come desumibile dal caso esemplificativo delle abilitazioni conseguite in Romania, su cui il MIUR ha diramato la nota informativa n. 5636 del 2.4.2019, il titolo estero non sarebbe riconoscibile in Italia per valutazioni negative meramente interne allo Stato estero (nel caso specifico, in quanto lo Stato rumeno darebbe priorità a chi ha svolto gli studi post-liceali e/o universitari in Romania), che, alla luce dei chiari principi delle Direttive 2005/36/CE e 2013/55/UE, sono del tutto irrilevanti, oltre che lesive del principio del mutuo riconoscimento.
I principi di natura comunitaria, infatti, sono sufficientemente delineati e, quindi, immediatamente attuabili negli Stati membri, e prevedono che il titolo estero idoneo ad abilitare all’insegnamento in uno Stato membro, debba produrre medesimi effetti abilitativi nello Stato di residenza del soggetto straniero che ha conseguito il titolo.
Ogni ulteriore valutazione negativa interna al singolo Stato membro non può avere alcuna rilevanza giuridica e non può limitare il riconoscimento presso lo Stato di residenza del docente che ha conseguito il titolo estero.
Pertanto, i docenti che hanno ricevuto dal MIUR il diniego del riconoscimento del titolo estero nelle casistiche sopra indicate, devono necessariamente ricorrere al TAR per farne sospendere gli effetti e, quindi, ottenere l’annullamento del diniego e la conferma del valore abilitante in Italia del titolo estero.
Il ricorso si rende necessario anche per tutelare la condizione favorevole eventualmente conseguita dal docente nel Concorso straordinario FIT – DDG 85/18, in cui il docente in attesa del riconoscimento del titolo estero ha potuto svolgere le prove ed essere inserito con riserva in graduatoria, e quindi per prevenire il possibile depennamento dalla graduatoria stessa.
Il ricorso verrà presentato al TAR Lazio in forma “individuale”, al fine di evitare situazioni di incompatibilità e/o conflitto d’interesse tra i ricorrenti che potrebbero presentarsi in caso di ricorso collettivo e portare al suo rigetto per inammissibilità, per cui è preferibile promuovere il ricorso a livello individuale.
Si garantiranno, comunque, condizioni economiche particolarmente favorevoli.
Il termine di adesione dipende dalla data di ricezione del diniego o comunque dalla data di conoscenza del provvedimento di diniego: da tale data decorrono 60 gg. per presentare il ricorso al TAR.
E’ quindi, opportuno, per chi fosse interessato/a, chiedere subito informazioni, secondo le modalità indicate di seguito, appena ricevuta la notifica del provvedimento di diniego del MIUR o acquisita conoscenza dello stesso.
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Per ottenere informazioni e aderire al ricorso procedi alternativamente a:
- inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con descrizione di titolo, data conseguimento e carriera scolastica
- compilare i campi del form presente nella sezione Ricorsi e Assistenza Legale del sito www.osservatoriodocenti.it con i dati richiesti